Perché sei qui?
Questa è sempre una delle primissime domande che facciamo ai pazienti, quando si presentano nel nostro studio, in quanto l’analisi della domanda è uno strumento indispensabile che permette di individuare i bisogni, le aspettative e le motivazioni del paziente e di stabilire un'alleanza terapeutica identificando degli obiettivi comuni e realisticamente realizzabili. Vediamone alcuni esempi:
- a colui che si trova afflitto da una condizione di sofferenza, l’obiettivo che si prefigge in questo caso è accogliere ed attenuare il dolore che lo opprime;
- a chiunque sia scivolato in uno stato di apatia e trovi tutto ciò che lo circonda insensato e senza colore, il suo compito sarà quello di infondere motivazioni, fonti di energia e desiderio... in poche parole restituirgli il sale della vita;
- a quelli che sono consumati dalla rabbia e sono ostaggio del rancore. In questi casi il suo fine sarà di sciogliere le catene di reali o presunti torti subiti che gli legano al passato, cancellando i segni della collera che deturpano l’altrui e la propria esistenza;
- a chi si è smarrito, si sente spaesato e convive con la sensazione costante di vuoto, la terapia permette di individuarsi e ritrovarsi, gettando luce sul proprio palcoscenico interiore e negli angoli più riposti del proprio cuore;
- a tutti quelli che attraversano una fase di arresto, sono assillati dal dubbio e non sanno che direzione dare alla propria esistenza, in questi casi si propone di aiutarli ad uscire dall’empasse e permettergli di esercitare nuovamente la propria libertà di scelta.
Si potrebbe andare avanti all’infinito, poiché infinite sono le circostanze che caratterizzano i destini delle persone. Ma vi è forse una risposta alla domanda che racchiude tutte le precedenti: il supporto psicologico si rivolge a tutti coloro nel cui cuore arda il desiderio di una vita migliore, esso è chiamato ad esaudire questo desiderio.