L’adolescenza è una stagione della vita costellata da numerose battaglie, in cui incessanti lamenti, ardenti speranze e sfinenti sconfitte si alternano vertiginosamente; è anche il tempo di emozioni inenarrabili e di segreti indicibili. Nel viverla si può trovare se stessi per la prima volta, perdersi e ritrovarsi nuovamente oppure smarrirsi più profondamente; lentamente elevarsi perché è l’età della luce o precipitare repentinamente perché è l’età dell’oscurità. Indispensabile per comprendere questa fase di vita è l’esperienza che i ragazzi fanno del proprio corpo, la corporeità emerge a pieno titolo come la possibilità che maggiormente permette di affermare la propria individualità e indipendenza, ma che spesso, proprio in un tentativo estremo di affermazione, finisce per smarrire e offuscare il proprio essere o conduce alla catastrofe della propria interiorità.
Le oscurità e le inquietudini che possono affliggere questo periodo si manifestano sotto svariate sembianze e conducono a differenti forme di sofferenza, vediamone alcune:
- sensazione di vuoto incolmabile o di noia esistenziale, determinanti
disorientamento e alienazione; - brama di adesione incondizionata verso il gruppo e richiesta esasperata di
attenzione, conducenti all’utilizzo di sostanze e all’attuazione di comportamenti
promiscui, svuotati di senso e di amor proprio; - sentimento d’incomprensione e angoscia di non valere, precipitanti su abissi di
paura, fallimento e solitudine.
Tutte queste forme di dolore fanno si che l’adolescenza diventi una ferita che taglia e strappa l’infanzia dalla maturità, così che non ci si riconosca più in quello che si è e non si conosca ancora quello che si desidera diventare.
Nella terapia con l’adolescente si deve affrontare quello che è il tema centrale di questa età: individuare un senso che come una bussola orienti le proprie azioni e il proprio sentire, rendendo il futuro meno incerto e spaventoso, sostituendo la frenesia di vivere con la gioia di crescere, la paura di essere imperfetti con la consapevolezza di nascondere dentro di sé potenzialità enormi che solo il tempo e la fiducia potranno dischiudere. Per fare questo è indispensabile che l’adolescente trovi nella relazione con lo psicologo lo spazio in cui prosperare, in cui sognare e in cui tornare a credere nella vita.